La rosa e la falce

Ernesto De Landerset

Cura della forma e avveduta scelta lessicale particolarmente controllata, caratterizzano questa poesia che ha una campitura distesa e solenne; il lessico è prezioso, racconta di una ricerca di parole non proprio del linguaggio corrente (…), un linguaggio sempre carico di suggestioni e di rimandi, per essere maggiormente significante, oltre “il senso delle consuete/ cose, che affonda nel bianco torpore” (La mandria).

Una prova molto convincente che, con un percorso esistenziale ricco di aperture pur segnato da prove dolorose, attraverso la poesia, diviene ricerca di senso, si eleva dall’esperienza personale e lascia un messaggio in cui è possibile universalmente riconoscersi. (Dalla Prefazione di Alessandro Cabianca)